giovedì 4 marzo 2010

La Corte di Giustizia Europea condanna il paese della spazzatura



Napoli Rifiuti Campania

 Ovviamente per Emilio Fede e Augusto Minzolini i rifiuti in Campania sono stati gestiti in maniera encomiabile dagli uomini del fare, Berlusconi e Bertolaso. Eppure, basta valicare i confini che segnano la fine della portata dei ripetitori televisivi, e la grande illusione che aleggia come una bolla incantata sul nostro paese svanisce.
 Come al solito, viene perfino a noia ricordare come in rete lo dicessimo già un annno fa. Ma bastava andare a vedere di persona, cosa che hanno fatto gli ispettori dell'Unione Europea, per verificare che la polverina magica di Gianfranco Mascazzini - l'uomo che secondo Bertolaso era un tale guru da trasformare il cognato del fare, Francesco Piermarini, nell'unico interlocutore valido per la bonifica ambientale della Maddalena - non era che un'operazione di inutile maquillage, illusoria e votata all'apparenza come ogni manovra di questo governo dalle mille telecamere.




Così, la Corte di Giustizia UE ha appena inflitto una condanna al'Italia, che "non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze del luogo di produzione e non avendo adottato tutte le misure necessarie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e didanneggiare l’ambiente in Campania, è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva rifiuti". Il tutto riferito all'emergenza dell'estate 2008.

 Ovviamente l'Italia ha contestato che alla scadenza del termine fissato nel parere motivato, ci fossero ancora 55 000 tonnellate di rifiuti che riempivano le strade,120 000 tonnellate di rifiuti in attesa di trattamento presso i siti comunali di stoccaggio, e perfino che le popolazioni esasperate avevano provocato incendi nei cumuli di spazzatura

 Ma non ha convinto: la Corte di Giustizia europea si informa in rete. Chissà: forse guardavano anche loro La Terra dei Fuochi
 Non sa, ma di certo non si fidavano di Minzolini

 p.s. E non sono ancora arrivati a Palermo:



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