02-03-2010
"Con l'esclusione del listino a lei collegato Renata Polverini non è più candidata alle elezioni regionali del Lazio". Lo sostiene il presentatore della lista Bonino, avvocato Luca Petrucci. "La legge elettorale prevede che il candidato presidente sia anche capolista del listino, se decade il listino decade la candidatura"
Il listino era stato escluso dall'ufficio centrale elettorale della Corte d'Appello di Roma: il motivo, la mancanza della firma di uno dei rappresentanti di lista di cui l'ufficio elettorale si sarebbe accorto solo successivamente all'accoglimento. Lo stop al listino della Polverini arriva dopo la mancata ammissione della lista del Pdl alla provincia di Roma.
Esclusi anche i listini di Michele Baldi, Roberto Fiore, Luca Romagnoli e Francesco Battaglia. A Milano intanto la lista di Roberto Formigoni, non ammessa alle elezioni ha presentato ricorso. ''Sono dilettanti allo sbaraglio'', ha commentato il leader della Lega Nord, Umberto Bossi parlando dei casi di Lazio e Lombardia.
''Sono dilettanti allo sbaraglio''. Lo afferma all'ANSA il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, a proposito dell'esclusione di alcune liste del centrodestra in Lombardia e nel Lazio per le elezioni regionali. Il ministro, interpellato a Montecitorio, non ha voluto aggiungere altri commenti in merito.
Intanto, una denuncia-querela contro alcuni militanti dei Radicali per violenza privata e contro i componenti dell'Ufficio Centrale per abuso d'ufficio e' la nuova mossa della Pdl che oggi ha allegato la denuncia al ricorso all'Ufficio Centrale presso la Corte d'Appello contro l'esclusione della lista Pdl per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. "Al ricorso è allegata una denuncia-querela che l'avvocato Grazia Volo ha presentato presso la Procura della Repubblica", spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani. "Nella denuncia querela -spiega- si denunciano i militanti del partito radicale, anche se non sono stati fatti nomi e i componenti dell'ufficio centrale per abuso d'ufficio, per avere impedito il legittimo esercizio del diritto politico di voto".
La lista 'Per la Lombardia' di Roberto Formigoni, non ammessa alle elezioni regionali lombarde per le irregolarita' riscontrate dalla corte d'appello di Milano su 514 firme, ha presentato ricorso stamani all'ufficio centrale regionale della stessa corte.
Intanto, i radicali hanno presentato un nuovo atto in Tribunale a Milano per contestare altre firme raccolte dalla lista 'Per la Lombardia' di Roberto Formigoni, dichiarata non ammissibile ieri dalla Corte d'appello di Milano per l' irregolarita' di 514 sottoscrizioni. Lorenzo Lipparini, delegato della Lista Bonino-Pannella, e Marco Cappato, esponente dei radicali, hanno presentato un nuovo atto che si aggiunge al ricorso accolto ieri dalla Corte d'appello, ma che, viene spiegato dall'ufficio centrale regionale della corte, non e' un nuovo ricorso ma una memoria integrativa.
"Non dubito che la lista del Pdl sarà sicuramente ammessa". Lo ha detto la candidata del centrodestra a presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentando i candidati della 'lista civica per Polverini presidente'. "In questo momento c'é una difficoltà - ha ribadito Polverini - dovuta a un problema burocratico".
"Sono il candidato presidente per la Regione Lombardia, oltre ad essere presidente in carica: sono un candidato perfettamente regolare alle elezioni per la presidenza della Regione Lombardia". Lo ha detto il governatore lombardo, Roberto Formigoni, iniziando una conferenza stampa sulla situazione del fiume Lambro. "Faccio una scommessa: vincerò io le elezioni e le opposizioni dovranno ingoiare tutti gli insulti che hanno fatto". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, secondo il quale non c'é alcuna irregolarità nella raccolta delle firme per le liste per le elezioni regionali ed è convinto che il ricorso che sarà presentato domani sarà accolto. "Ribadisco - ha affermato Formigoni - che non ci sono problemi perché tutte le liste che abbiamo presentato sono valide" e ha mostrato una serie di sentenze del consiglio di Stato che, ha spiegato: "dichiara non necessari i timbri e gli orpelli a cui qualche opposizione ha fatto ricorso". "Quindi - ha aggiunto - non ho alcun dubbio che il ricorso che noi presenteremo sarà accolto e quindi posso dire che le opposizioni che si sono sbizzarrite in insulti vari se li ringoieranno tutti dal primo all'ultimo".
''Chi deve decidere lo faccia nel rispetto della legge, ma respingo con grandissima fermezza qualsiasi accusa di violenza squadrista ai radicali, francamente desolante oltre che un po' risibile e umiliante''. Cosi' la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, a margine della presentazione del suo listino a Villa Borghese, ha commentato la denuncia-querela del Pdl nei confronti dei Radicali sulla vicenda della esclusione della lista del Pdl dalle prossime elezioni regionali del Lazio. ''Noi abbiamo fatto della non violenza, a prova di bomba, una pratica e un'identita' del nostro fare politica - ha ricordato Bonino -. Escludo, e le testimonianze sono chiarissime, che ci sia stata alcuna violenza da parte radicale e da parte dell' altro rappresentante''. Diego Sabatinelli, il militante radicale presente sabato mattina presso il Tribunale di Roma per la presentazione della Lista Bonino-Pannella, ''ha conferito mandato all'avvocato Giuseppe Rossodivita per sporgere denuncia per calunnia nei confronti degli esponenti del PdL, al momento ancora ignoti, che hanno sottoscritto la denuncia per violenza privata''. Analogo mandato, spiega una nota dei Radicali, e' stato conferito ''all'avvocato Rossodivita da Atlantide Di Tommaso, segretario del Psi di Roma, che insieme a Sabatinelli, con una condotta assolutamente non violenta, si e' steso sul pavimento davanti al cordone dei carabinieri, senza con cio' impedire fisicamente ad alcuno la presentazione della lista''. La denuncia verra' depositata nei prossimi giorni, unitamente alla ''querela nei confronti di Renata Polverini per la diffamazione, aggravata dall'attribuzione di un fatto determinato, in relazione alle dichiarazioni rilasciate ieri nel corso della manifestazione a Piazza del Popolo''.
"La preoccupazione di una piena rappresentanza, nella competizione elettorale regionale in Lazio come dovunque, delle forze politiche che intendono concorrervi, non può che essere compresa e condivisa dal Presidente della Repubblica. Ma spetta solo alle competenti sedi giudiziarie la verifica del rispetto delle condizioni e procedure previste dalla legge". E' quanto si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica.
La Lista per Lombardia di Roberto Formigoni non è stata ammessa alle elezioni regioni per invalidità di oltre 500 firme. Lo ha deciso la Corte di Appello di Milano.
I giudici della Corte d'appello di Milano dopo un controllo formale delle firme (l'unico consentito in questa sede) ha ritenuto "fondate" le "doglianze" contenute nel ricorso dei radicali. Le firme risultate non conformi sono state 514 sulle 3.935 presentate. Questo comporta che le firme valide sono 3.421, un numero inferiore da quello previsto dalla legge la quale impone che le firme siano non meno di 3.500 e non più di 5 mila. In particolare le irregolarità riguardano la "mancanza di timbri sui moduli", mancanza di data dell'autenticazione e "mancanza del luogo dell'autenticazione. Il ricorso dei radicali non è invece stato accolto in riferimento alla lista 'Penati presidente'.
E' stato presentato stamani all'Ufficio Centrale presso la Corte d'Appello il ricorso della Pdl contro l'esclusione della lista per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. "Entro domani - spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani - ci aspettiamo una risposta, perché hanno 48 ore per darcela. Spero che prevalga il buonsenso e soprattutto che i cittadini romani possano esercitare un diritto che la Costituzione gli consente".
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