Berlusconi. Quello contro Bertolaso è solo l 'ennesimo attacco contro di me
ROMA. La definisce una vera e propria regia montata ad arte per sferrare l'ennesimo attacco contro di lui a ridosso di un appuntamento elettorale. Silvio Berlusconi non ha dubbi. E lo ribadisce nei colloqui avuti nel corso della giornata a Palazzo Grazioli: la bufera che ha colpito Guido Bertolaso ed alcuni esponenti di spicco del partito, come il coordinatore Denis Verdini, altro non sono, è il suo ragionamento, che una nuovo affondo di una certa magistratura contro di lui.
Ecco perché l'appuntamento elettorale delle Regionali, si argomenta in ambienti del Pdl, diventa cruciale. Ecco perché è lo stesso premier a 'promuovere' questa tornata elettorale a test 'nazionale'. Dovrebbe essere questo il palcoscenico scelto dal Cavaliere per replicare ad ogni accusa contro il suo governo.
Rispondere colpo su colpo mettendoci la faccia: questa l'intenzione che il presidente del Consiglio ha illustrato ai tre coordinatori con cui si è riunito a via dell'Umilità. una giornata fitta di incontri, quella del Cavaliere, che dovrebbe aver sentito telefonicamente anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.
Ad ogni appuntamento elettorale - sarebbe stato il ragionamento fatto con i vertici del Pdl - spunta qualcosa per colpire me ed il governo. Cercano di buttarmi giù, ma resisterò anche questa volta.
A Berlusconi però sarebbero state fatte presenti le preoccupazioni che serpeggiano nel partito in merito ad una possibile ricaduta negativa, in termini elettorali, delle inchieste giudiziarie. Il rischio da evitare, sarebbe stato però l'avvertimento del Cavaliere, è che vinca un certo qualunquismo per cui il messaggio che passa è che i politici siano tutti uguali e tutti truffatori. Un rischio, osservano nel Pdl, che potrebbe tradursi in una scarsa affluenza alle urne oppure in un exploit di partiti come l'Italia dei Valori oppure, al Nord, la Lega.
Concetti ripetuti nel pranzo che Berlusconi ha avuto con le quattro donne che il partito ha deciso di candidare alla guida di altrettante regioni e che ieri sono state protagoniste di una presentazione ufficiale nel corso di una una conferenza stampa a cui ha preso parte lo stesso Cavaliere.
L'invito del presidente del Consiglio è di non farsi condizionare da quello che scrivono i giornali - spiegano - ma di concentrarsi sul programma elettorale rispondendo ai bisogni dei cittadini.
Un pranzo, quello con Renata Polverini, Monica Faenza, Fiammetta Modena e Anna Maria Bernini che è servito anche a fare il punto sui prossimi appuntamenti elettorali. Ad ognuna di loro infatti il Cavaliere ha promesso il proprio contributo nel corso della campagna.
Ma a tenere banco nelle conversazioni di Berlusconi, così come nel dibattito interno al Pdl, sono sempre le inchieste di Firenze e Milano. Il primo punto è stato oggetto del faccia a faccia che tra il Cavaliere e Verdini.
Un incontro in cui il premier ha ribadito la totale fiducia e solidarietà al coordinatore del Pdl, indagato per corruzione, che più volte nel corso dell'incontro ha messo in chiaro la sua totale estraneità, tanto da voler andare di persona in Procura per chiarire ogni cosa.
Piena fiducia che il premier ha voluto ribadire ancora una volta a Guido Bertolaso: "Vai avanti tranquillo e non ti preoccupare", gli ha ripetuto il premier in un colloquio avuto a Via del Plebiscito: colloquio al quale era presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.
Una stima incondizionata quella del capo del governo che alimenta nel Pdl più di qualche suggestione, una di queste è che Berlusconi non abbia rinunciato all'idea di promuovere Bertolaso al rango di ministro.
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