ROMA (Reuters) - Achille Toro, il procuratore aggiunto di Roma indagato nell'inchiesta fiorentina sui cosiddetti grandi eventi, si è dimesso dalla magistratura. Lo hanno riferito oggi fonti della Procura capitolina.
Toro, indagato per il reato di rivelazione di segreto d'ufficio, ha deciso di dimettersi "in maniera definitiva", volendo essere libero di difendere la sua onorabilità e quella del figlio Camillo, indagato per favoreggiamento nella stessa inchiesta, ha spiegato una fonte.
Domani la Procura informerà della decisione il ministro della Giustizia.
Qualche ora prima che fosse annunciata la decisione di Toro, fonti giudiziarie avevano riferito che il magistrato sarebbe stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte della Procura generale della Cassazione, che due giorni fa ha chiesto alla Procura della Repubblica di Roma una serie di informazioni sulla sua posizione.
In realtà, avendo raggiunto i 40 anni di anzianità, precisano le fonti, Toro non avrebbe potuto essere sottoposto ad alcun provvedimento disciplinare.
Il magistrato è coinvolto nell'inchiesta che ha portato all'arresto di quattro persone e in cui sono indagati per corruzione il coordinatore del Pdl Denis Verdini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo della Protezione civile Guido Bertolaso.
Nei giorni scorsi Bertolaso aveva detto che avrebbe lasciato i propri incarichi, ma ha poi deciso di restare al suo posto, dopo che il premier Silvio Berlusconi gli ha respinto le dimissioni.
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