Il premier: "Tutti d'accordo: renderemo più completo il ddl sulle norme anticorruzione. L'ho voluto io"
Nessun timore per le indagini sulle grandi opere. "Capita sempre che qualcuno faccia il proprio interesse"
ROMA - Contro Verdini - dice Berlusconi - ci sono manovre e attacchi che provengono dall'interno del Pdl. "Ancora una volta - ha detto il presidente del Consiglio - leggo sui giornali ricostruzioni pittoresche, ai limiti della fantascienza, su mie presunte e mai pronunciate critiche nei confronti del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, e del coordinamento nazionale". Il presidente del Consiglio non se la prende solo con la stampa: "Pur avendo in passato criticato il malvezzo dei giornali di attribuirmi virgolettati e pensieri mai espressi, credo che la responsabilità non sia più solo della stampa, ma di chi la usa per giochi di potere personali, per cercare di indebolire chi, proprio come l'on. Verdini, si è speso e si spende giorno per giorno per costruire la struttura del Popolo della Libertà, lavoro difficile, difendendolo con determinazione dagli attacchi esterni e, magari, interni".
Il presidente del Consiglio ha poi aggihnto: "Per cercare di colpire un galantuomo come Verdini, si rischia di incidere negativamente su un risultato elettorale che si annuncia in ogni caso come ampiamente positivo. Confermo quindi a Denis Verdini la mia amicizia e la mia piena fiducia".
Il premier, lasciando palazzo Grazioli, è quindi tornato sul tema dello slittamento del ddl per inasprire le norme sulla corruzione. "Siamo stati tutti d'accordo sul fatto di farlo più articolato: la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo, io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Cdm, a ritenere che poteva essere migliorato".
Il presidente del Consiglio ha poi affermato di "non essere assolutamente preoccupato" per le inchieste sui grandi appalti che stanno coinvolgendo alcuni esponenti del Pdl e del governo. "Nessuna preoccupazione, ci sono casi singoli come ci sono nelle aziende, nei carabinieri, ovunque. Come ho detto l'altro giorno e ci sono state anche ironie a riguardo, è statisticamente provato che, su cento persone, qualcuno fa il proprio interesse in maniera non legittima. Capita sempre una cosa del genere".
Per quanto riguarda le notizie apparse sulla stampa di una sua presunta "insoddisfazione" verso l'organizzazione del Pdl, il premier ha negato di avere intenzione di effettuare cambiamenti ai vertici del partito. "Ho letto i giornali", ha detto. "Tutte le notizie che riguardano cambiamenti al vertice del partito sono assolutamente prive di fondamento. E' disinformazione pura", ha tagliato corto.
Il premier, che anche stamattina indossava il piumino regalatogli da Vladimir Putin, ha detto che il Pdl "è un partito fatto di persone, pieno di ideali e passione". "Io non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi - ha aggiunto - o che vanno cambiate. Certo, si cerca sempre di migliorare e questa deve essere un'attenzione di ogni giorno. Ma non c'è assolutamente nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo". Infine, una battuta sul ddl sulle intercettazioni. "Andiamo avanti - ha spiegato il premier - con il ddl già approvato da un ramo del Parlamento, l'altro ramo si accinge a discuterlo e approvarlo".
Il presidente del Consiglio ha poi aggihnto: "Per cercare di colpire un galantuomo come Verdini, si rischia di incidere negativamente su un risultato elettorale che si annuncia in ogni caso come ampiamente positivo. Confermo quindi a Denis Verdini la mia amicizia e la mia piena fiducia".
Il premier, lasciando palazzo Grazioli, è quindi tornato sul tema dello slittamento del ddl per inasprire le norme sulla corruzione. "Siamo stati tutti d'accordo sul fatto di farlo più articolato: la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo, io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Cdm, a ritenere che poteva essere migliorato".
Il presidente del Consiglio ha poi affermato di "non essere assolutamente preoccupato" per le inchieste sui grandi appalti che stanno coinvolgendo alcuni esponenti del Pdl e del governo. "Nessuna preoccupazione, ci sono casi singoli come ci sono nelle aziende, nei carabinieri, ovunque. Come ho detto l'altro giorno e ci sono state anche ironie a riguardo, è statisticamente provato che, su cento persone, qualcuno fa il proprio interesse in maniera non legittima. Capita sempre una cosa del genere".
Per quanto riguarda le notizie apparse sulla stampa di una sua presunta "insoddisfazione" verso l'organizzazione del Pdl, il premier ha negato di avere intenzione di effettuare cambiamenti ai vertici del partito. "Ho letto i giornali", ha detto. "Tutte le notizie che riguardano cambiamenti al vertice del partito sono assolutamente prive di fondamento. E' disinformazione pura", ha tagliato corto.
Il premier, che anche stamattina indossava il piumino regalatogli da Vladimir Putin, ha detto che il Pdl "è un partito fatto di persone, pieno di ideali e passione". "Io non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi - ha aggiunto - o che vanno cambiate. Certo, si cerca sempre di migliorare e questa deve essere un'attenzione di ogni giorno. Ma non c'è assolutamente nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo". Infine, una battuta sul ddl sulle intercettazioni. "Andiamo avanti - ha spiegato il premier - con il ddl già approvato da un ramo del Parlamento, l'altro ramo si accinge a discuterlo e approvarlo".
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